Intervista a Francesco Leone, blogger di Italia Nascosta

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Intervista a Francesco Leone, blogger di Italia Nascosta

Francesco Leone, classe 1982, è un imprenditore digitale che ha costruito la propria carriera grazie a un grande spirito di osservazione che gli consente sempre di anticipare le tendenze del momento.

Nel 2009 ha creato Italian Fashion Bloggers, la prima community italiana dedicata al fenomeno del fashion blogging che stava nascendo proprio in quel momento.

Per anni è stato un canale che ha fatto da cassa risonanza a personaggi ormai noti come Chiara Ferragni e Irene Colzi, ma è stato un importante punto di aggregazione anche per tutta la community di blogger romane di cui io stessa facevo parte.

Ad anni di distanza, Francesco continua a lavorare nel digitale grazie alla sua agenzia Media 360, ma nel 2016 decide di mettersi in gioco in prima persona e dare vita al suo travel blog: diventa così un blogger professionista a tutti gli effetti con il suo Italia Nascosta.

Grazie a questo progetto Francesco inizia a viaggiare tantissimo – 227 giorni solo nel 2017 – e costruisce una community che su Facebook conta più di 170k followers.

Gli ho chiesto di raccontarci il segreto del suo successo e del suo infallibile intuito nello sviluppare idee che funzionano veramente sul web.

Tu sei stato uno dei primi promotori del fenomeno del fashion blogging in Italia, già dal 2009 con la piattaforma Italian Fashion Bloggers. Raccontaci di quell’esperienza visionaria e delle potenzialità che avevi intravisto nella nascita di questo fenomeno agli albori. 

Nei primi mesi del 2010 nell’ambito della mia professione (agenzia di comunicazione)  mi resi conto di come il web stesse cambiando. I contenuti generati dagli utenti diventavano sempre più popolari, esattamente come i mezzi per presentarli diventavano sempre più accessibili. 

In particolare per ciò che riguardava il mondo della moda, sempre più ragazze e ragazzi amavano mettersi in gioco, dicendo la propria in fatto di stile. Consumatori informati che – condividendo i propri look – diventavano a tutti gli effetti delle nuove icone.

In tutto questo hanno avuto un ruolo essenziale i social network, permettendo di polarizzare e misurare l’attenzione che ogni blogger riscuoteva.

Non ero un fashion blogger, ma trovai estremamente interessante sviluppare la prima community che univa tutte queste persone: Italian Fashion Bloggers. Un canale che per anni ha costituito una porta di accesso al mondo del fashion blogging. 

Da qualche anno hai cambiato completamente settore e hai aperto il tuo blog di viaggi www.italianascosta.it, ottenendo un grande successo anche in questo caso. Come nasce questo nuovo progetto?

Mentre per Italian Fashion Bloggers o altre community che ho creato non mi sono mai occupato direttamente dei contenuti, Italia Nascosta ha rappresentato una vera eccezione nel mio percorso professionale.

Qui sono io a parlare e realizzare i contenuti in prima persona, raccontando la mia passione per l’Italia e le sue meraviglie.

Il progetto è nato nel 2016 e – nel giro di quattro anni – mi ha permesso di raccogliere un pubblico molto consistente. Italia Nascosta ha tre segreti: una buona idea, tanta passione e molti contenuti.

L’idea buona è stata quella di mostrare alle persone il fascino del nostro paese, permettendo loro anche di riscoprirlo. La passione l’ho espressa di fatto viaggiando quasi ininterrottamente per tre anni, proprio per realizzare tutti i contenuti che hanno reso celebre il mio blog. 

Solo nel 2017 – per darti un’idea – ho viaggiato per 227 giorni

Intervista a Francesco Leone, blogger di Italia Nascosta

Tocchiamo un tema molto attuale: blog vs. social. Che differenze riscontri a livello lavorativo tra chi è presente solo sui social e chi invece ha anche un blog? 

I social per me rappresentano il canale migliore per raccontare un’emozione. Il blog è il canale dove si può raccontare ed approfondire cosa c’è dietro quella emozione.

Aprire un blog nel 2020 ha ancora senso? I clienti e i brand con cui collabori lo considerano uno strumento valido ai fini di un ingaggio e di lavori retribuiti?

Indipendentemente da quello che possono pensare o fare i brand, nel momento in cui decidiamo di lavorare sul web in modo professionale, non è assolutamente ipotizzabile l’idea di non avere un blog e lavorare solo sui social, mettendo il futuro del nostro lavoro interamente in mano ad un elemento non controllabile.

Poniamo conto domani Facebook ed Instagram decidano di chiudere o più semplicemente che per pubblicare un post su una pagina si debba necessariamente pagare, cosa farà chi è presente solo sui social e ha costruito su questi la propria economia? 

Che consiglio ti senti di dare a tutti coloro che sognano di aprire un blog e diventare blogger professionisti proprio come te?

Diventare un blogger professionista richiede molto equilibrio. Camminiamo sul filo della nostra passione, da un lato c’è il mercato con le sue dinamiche spesso riprovevoli, dall’altro la nostra integrità e la percezione che il pubblico ha di noi.

Quando avrete qualche dubbio, scegliete sempre il lato dell’integrità. Perchè è quello che – nel lungo periodo – premia sempre.

Segui Francesco sul suo blog, su Instagram e su Facebook.

Hai bisogno di aiuto per il tuo blog? CONTATTAMI per una consulenza privata sul tuo progetto o dai un’occhiata alla pagina dedicata alle CONSULENZE.

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